martedì 7 settembre 2010

L’AQUILA: LA PERDONANZA CELESTINIANA

La Perdonanza Celestiniana è un evento-storico-religioso che si tiene nella città di L’Aquila durante l'ultima settimana di agosto.Durante la settimana della Perdonanza Celestiniana L'Aquila si anima di spettacoli, concerti, mostre d'arte e di artigianato, rievocazioni storiche e di numerose altre iniziative culturali e di intrattenimento.

L'evento si svolge ormai da Papa Celestino oltre sette secoli, e cioè dall'agosto del 1294, quando fu incoronato Papa nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio il frate eremita Pietro Angeleri da Morrone con il nome di Celestino V.

Il nome Perdonanza si rifà al nome della Bolla Pontificia che Celestino V emanò dall'Aquila il 29 settembre 1294: la Bolla del Perdono. La Bolla di Celestino V concede un'indulgenza plenaria a chiunque, confessato e comunicato, entri nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio dai vespri del 28 agosto a quelli del 29.

Il 5 luglio 1294, dopo due anni di contrasti (successivi alla morte di papa Niccolò IV), il Conclave, riunito a Perugia,  designò il monaco Pietro Angeleri - fondatore di un ordine che per secoli ha avuto, per l'appunto, il nome dei Celestini - come Pontefice.Un corteo accompagnò il Papa da Sulmona all'Aquila, alla Basilica di Collemaggio, da lui stesso fatta erigere alcuni anni prima, e dove gli furono consegnate le vesti pontificali il 29 agosto1294, davanti a una folla immensa e, soprattutto, a re Carlo II d'Angiò e a suo figlio Carlo Martello.

Celestino V fu protagonista di un papato brevissimo: si dimise -uno dei tre casi nella storia dei Pontefici romani - nel dicembre dello stesso anno e morì nell'esilio di Fumone (in provincia di Frosinone) due anni dopo. Alcuni seguaci del suo ordine trafugarono successivamente le sue spoglie mortali e le portarono nella basilica dell'Aquila di Santa Maria di Collemaggio, dove tuttora riposano.collwmaggio

In quei pochi mesi di pontificato, Papa Celestino lasciò alla città dell'Aquila, ma anche al mondo intero, un'eredità di portata straordinaria. Alla fine di settembre del 1294, infatti, proprio dalla basilica di Collemaggio, emanò una Bolla con la quale concedeva un'indulgenza plenaria e universale a tutta l'umanità, senza distinzioni. Un evento eccezionale, visto che accadeva in un periodo in cui il perdono era spesso legato alla speculazione e denaro

 

tomba di Celestino

La Bolla di San Pietro Celestino, che introduceva i concetti di pace, solidarietà e riconciliazione, poneva solo due condizioni per ottenere il perdono. L'ingresso nella basilica di Collemaggio nell'arco di tempo compreso tra le sere del 28 e del 29 agosto di ogni anno ("dai vespri della vigilia della festività di S. Giovanni fino ai vespri immediatamente seguenti la festività"), e l'essere "veramente pentiti e confessati".Porta santa La tradizione popolare vuole che per ottenere l'indulgenza si debba attraversare una porta specifica detta Porta Santa, ed aperta solo in occasione della Perdonanza, ma la bolla chiede solo di entrare nella chiesa. D'altronde, tale porta non esisteva all'epoca di Celestino V.

Emanando la Bolla del Perdono, Celestino V stabilí quindi un precedente del Giubileo. La consuetudine di un periodico Anno Santo infatti, che Papa Bonifacio VIII avrebbe introdotto con cadenza secolare nel 1300, trova la sua prima formulazione a L’Aquila.

 corteo 

Gli aquilani hanno sempre sbandieratori custodito gelosamente la Bolla del Perdono, oggi conservata nella cappella blindata della Torre del Palazzo Comunale. Gli antichi statuti civici vollero che, proprio perché erano stati  i cittadini a proteggere il prezioso documento, fosse l'autorità civile a indire la Festa del Perdono, rispettando, comunque, il dettato di Papa Celestino. E ancora oggi è il sindaco dell'Aquila a leggere la Bolla del Pontefice, poco prima dell'apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio da parte di un cardinale designato dalla Santa Sede.

Nel 1983, l'allora sindaco Tullio de Rubeis decise di rilanciare la Perdonanza. Alle manifestazioni religiose fu aggiunto un corteo storico (il Corteo della Bolla) per portare la bolla dal palazzo municipale (dove è conservata) fino alla Basilica, immediatamente prima dell'apertura della Porta Santa. Al corteo partecipano gli stendardi dei comuni legati alla figura di Celestino V nonché numerosi gruppi di rievocazione storica, come ad esempio il gruppo Sbandieratori città di L'Aquila.Da allora la Porta è sempre stata aperta da un cardinale.La settimana precedente è caratterizzata da feste, concerti, rassegne, convegni e mostre, proprio per il doppio carattere secolare e religioso della festa.Nel 2008 ad esempio l'ospite d'onore era Ela Gandhi, figlia del Mahatma Gandhi. Negli anni, queste manifestazioni sono state sempre più rifinite, grazie anche alla nascita di associazioni di ispirazione celestiniana.

Il 6 aprile 2009, L’Aquila ha subito uno dei piú devastanti terremoti che ha causato circa 300 vittime, oltre che migliaia di senzatetto. I maggiori danni hanno colpito il cuore della cittá con i suoi monumenti, chiese, palazzi. Anche la Basilica di Collemaggio ha avuto un crollo, ma le spoglie del Santo si sono salvate. 

BasilicadiCollemaggio_terremoto2009

  recupero Celestino

La reliquia si salvo' gia' nel terremoto disastroso del 1703. Quella volta venne giu' tutto il soffitto. Questa volta e' precipitata la volta. Ma il corpo non e' rovinato. E nemmeno la Porta Santa'.